La breakdance non è semplicemente uno stile di danza, ma si tratta di una cultura unica con la propria storia, lingua e tecnica. La breakdance o il breaking è una forma di street dance che incorpora movimenti difficili, coordinazione, stile ed estetica. I ballerini che praticano questa arte si definiscono b-boys, b-girls o breakers e spesso si presentano come membri di una crew, ossia un collettivo o compagnia di breakers che partecipano a contests, shows o altri eventi.
Molte persone credono che abbia avuto origine fra i giovani latinoamericani e afroamericani nel Bronx di New York. La breakdance di tipo old school è stata popolare fino alla fine degli anni ’70, quando subentrò il Freak. Questo stile era ispirato all’album Freak Out! dalla band The Mothers of Invention. Alcuni dicono che la breakdance sia nata come un modo per le bande di strada rivali per risolvere le controversie. I ballerini di ogni crew mettevano in mostra i loro movimenti più complessi, innovativi e determinati a vincere.
Nel 1979 nacque un nuovo gruppo di breakers chiamato Rock Steady Crew. Loro furono i primi ad introdurre movimenti acrobatici mai praticati prima, come headspins (giri sulla testa), hand glides (scivolate sulle mani) e backspin (giri sulla schiena). Fondamentalmente tutti i movimenti distintivi che conosciamo e amiamo oggi. La musica è un ingrediente fondamentale per questo tipo di danza. Per creare musica adatta ai breakers, i Dj hanno preso in prestito elementi musicali da altri generi, inclusi funk, jazz, soul, disco, electro e R&B. La caratteristica più comune è che ci sono delle pause. Indipendentemente dallo stile musicale che viene utilizzato, l’importante è che ritmo e tempo siano corretti.
Nel corso degli anni sono nate competizioni di breakdance in tutto il mondo, in modo tale da dare agli appassionati l’opportunità di confrontarsi, condividere la propria danza, mettersi alla prova o anche vincere soldi e premi. Tutto questo prima del 2004, anno del primo Red Bull BC One, il contest che ha cambiato le regole del gioco. A Biel, in Svizzera, divenne subito chiaro che sarebbe stato l’unico campionato internazionale a ospitare i b-boy individualmente.
Tanto tifo e tanto entusiasmo per il Red Bull BC One Italy Cypher 2022, ad oggi l’evento di breaking più prestigioso al mondo che ha raccolto tantissime persone al Barrio’s, nel Quartiere Barona a Milano. Nella serata di sabato 21 maggio 24 breakers (16 b-boy e 8 b-girl) si sono dati battaglia con passione, dedizione, adrenalina e creatività per avere la chance di rappresentare l’Italia alla 19^ Finale Mondiale del Red Bull BC One, in programma il 12 novembre a New York. «La scena italiana del breaking è molto cresciuta negli ultimi anni, ed è incoraggiante vedere come sul floor si sfidino oggi b-boy veterani accanto a b-boy emergenti» ha commentato Giuseppe Di Mauro a.k.a. Kacyo, Direttore Artistico già vincitore del Red Bull BC One 2017 e oggi Coach della Nazionale Italiana Breaking della Federazione Italiana Danza Sportiva «questo dimostra che la passione per il breaking è in grado di trasmettersi di generazione in generazione». Al termine di quest’edizione, a trionfare sono stati il b-boy Daga e la b-girl Alessandrina, entrambi siciliani e incoronati dunque vincitori del Red Bull BC One Italy Cypher 2022.
«Le emozioni che sto provando sono pazzesche, questa edizione ha registrato il livello più alto mai visto di tecnica e qualità. Ci siamo noi veterani e ci sono anche le nuove leve che si stanno impegnando tantissimo. Io sono felicissimo di questa vittoria, rivincere il Red Bull BC One Italy Cypher a 32 anni ha per me un valore inestimabile», commenta il B-Boy Daga.
«Mi sento benissimo, questa sera c’era un’atmosfera fantastica. Durante la pandemia ho sofferto molto la mancanza di pubblico, mi piace interagire con il calore delle persone e sentire il loro tifo. Non ho altre parole, l’emozione è incontenibile», commenta la B-Girl Alessandrina.