Il genere delle persone non dovrebbe essere dato per scontato solo in base all’aspetto o al sesso biologico. I pronomi hanno funzione di identificare una persona senza ripeterne il nome. Per alcune persone sono semplicemente un strumento grammaticale a cui fare riferimento in un contesto generico, per altre hanno un significato più profondo legato alla loro identità di genere.
Da qualche mese Instagram ha introdotto la possibilità di inserire i pronomi nella propria bio. Farlo serve ad indicare che l’identità di una persona non è scontata, non si basa sull’aspetto fisico o sul nome, e va rispettata. Questa nuova funzione digitale ci sembra un’occasione per rendere comune un linguaggio più inclusivo e rispettoso.

Premesso che la community arcobaleno è ricca di sfumature, in generale quali sono i pronomi che possono essere scelti?

She/her indica il genere femminile: la persona in questione si definisce donna e vuole essere definita “lei”. He/him indica, al contrario, il genere maschile: la persona in questione si identifica come un uomo e vuole essere definito “lui”. Nel caso di persone non-binary, la questione è un po’ più complicata. In inglese si utilizza il “Singular They”, un pronome neutro scelto da persone che non si sentono rappresentate dal sistema binario maschio/femmina. Nella lingua italiana non esiste un pronome neutro corrispondente a they/them. L’uso di un linguaggio ponderato è però fondamentale per dimostrate rispetto e inclusione.

Ecco alcune espressioni da utilizzare per non escludere alcun genere:
Le persone
Chi
– L’asterisco finale, per esempio car*
– La schwa finale, per esempio carə
– La schwa lunga finale, per esempio carз
– La lettera u finale, per esempio caru (utilizzata soprattutto nel parlato)
– Semplicemente finire la parola omettendo l’ultima lettera che definisce il genere, car
– La @ finale, per esempio car@

La consuetudine linguistica si sta adoperando per diventare più inclusiva e inserire i pronomi in bio rappresenta un vero segno di solidarietà per portare avanti la battaglia per il riconoscimento dell’identità di genere nella sua pienezza. Per questo è fondamentale che anche le persone cisgender specifichino i propri pronomi. Si tratta di un’occasione per informare ed educare chi ne sa di meno, per sostenere la comunità LGBTQ+ e limitare i casi di *misgendering, oltre che per normalizzare la prassi di chiedere i pronomi che lə altrə preferiscono. Tuttə abbiamo dei pronomi, non solo le persone non binary. Mettere i tuoi in bio significa che non dai per scontato il binarismo di genere e reputi valida l’identità di altre persone. Rappresenta un segno di attenzione e alleanza.
Ecco come fare:
1. Cambiare la lingua di IG stesso (impostazioni > account > lingua) e impostarla su inglese UK o americano
2. Tornare sul profilo e cliccare su “edit profile”, inserire i pronomi e salvare
3. Una volta fatto, è possibile cambiare di nuovo la lingua in italiano

Ci sembra un’occasione per ricordare che tuttə possono fare la differenza iniziando a utilizzare i pronomi in maniera corretta. Negare ad una persona i propri pronomi, rivolgendosi a lei con quelli sbagliati, è una mancanza di rispetto e può indurre *disforia sociale, corporea o mentale o anche far sentire le persone in pericolo. E se sbaglio a utilizzarli con una persona? Può succedere, stai imparando. Usa i pronomi giusti appena puoi a fai capire che non era tua intenzione sbagliarli.

 

*Glossario
Misgendering: quando, intenzionalmente o meno, ci si riferisce a una persona transgender usando termini o pronomi che si riferiscono al sesso biologico e non all’identità di genere in cui questa persona si riconosce.
Disforia: condizione sociale, corporea e/o mentale in cui una persona prova un disagio causato da un disallineamento tra il suo sesso biologico e la sua identità di genere.

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